di Flavio Felice, Avvenire 22/05/2019
L’essenza del libro di Antonio Magliulo: “Gli economisti e la costruzione dell’Europa”, è tutta racchiusa nelle righe finali della postfazione: «domandarsi come la cultura economica, scaturita dalla sistematica riflessione degli economisti, abbia influito sulla nascita e lo sviluppo dell’Europa». Quella narrata da Magliulo non è una storia dell’integrazione europea, quanto, piuttosto, una storia delle idee che hanno così profondamente influenzato la vita culturale del nostro continente, da condizionare la qualità economica dell’azione umana, la quale, proiettata, finisce per impressionare le forme sociali della medesima immagine e della stessa qualità […].
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