L’Istituto attribuisce a Torino il riconoscimento di “Città europeista”
Mercoledì 31 maggio p.v., nel corso di una cerimonia che si svolgerà in Sala Rossa, alla presenza della sindaca, Chiara Appendino, e del presidente del Consiglio Comunale, Fabio Versaci, il presidente dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, prof. Antonio Iodice, conferirà a Torino il riconoscimento di “Città Europeista”, nell’ambito degli studi promossi nell’anno che ricorda il sessantenario dei Trattati istitutivi della Comunità europea. Nello specifico del piano di ricerca promosso dall’Istituto, all’interno di un ampio ventaglio di tematiche, particolare attenzione è stata riposta nel collegamento tra la dimensione continentale e le amministrazioni di prossimità.
Nel sistema delle autonomia locali del nostro Paese, infatti, Torino rappresenta una delle città più attive sia nello sviluppo di legami con l’Unione Europea, sia nell’attuazione di politiche comunitarie: è quanto emerge dalla ricerca “L’Europa dei Comuni”, coordinata dalla prof.ssa Caterina Cittadino – presente all’evento del 31 maggio – e promossa dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, ente di ricerca costituito nel 1971 e da allora impegnato in attività di ricerca storico-politica, giuridico economica e umanistica.
L’identità di Torino in Europa si caratterizza da sempre per un grande attivismo e un’energia riscontrabile in poche altre realtà urbane: già Capitale del nostro Paese, motore dell’unità italiana, “città industriale” per antonomasia, successivamente capace di specializzarsi nell’alta tecnologia e nei vantaggi proposti dall’economia del futuro, conferendo valore aggiunto al territorio. Polo universitario e della conoscenza, con atenei di eccellenza e un sistema di formazione di livello europeo, luogo di grandi eventi e di convegni internazionali, Torino conferma nel tempo la vocazione attrattiva e accogliente, capace di unire le certezze dell’oggi all’apertura verso le sfide del domani.