Amata, blandita, talvolta disprezzata e additata come causa dei mali del nostro Paese, la borghesia ha di fatto svolto un ruolo determinante nella nascita e nello sviluppo della società e delle stesse Istituzioni italiane.
Indicata come elemento animatore di dinamiche innovatrici o viceversa come elemento conservatore e frenante lo sviluppo della società, di fatto la borghesia ha fornito al Paese i quadri dirigenti economici, sociali, politici ed istituzionali per lunga parte della sua storia.
È indubbio che la borghesia, in particolare quella delle professioni, abbia fornito per oltre un secolo al Paese quella classe dirigente, politica e di governo ma anche amministrativa e imprenditoriale che ha garantito la continuità dello Stato nei non pochi momenti di frattura che la nostra pur breve storia unitaria ci ha riservato e che abbia contribuito allo sviluppo economico e strutturale della nostra società.
La presente pubblicazione, realizzata da cinque giovani, valenti studiosi, ricostruisce il percorso compiuto dalla borghesia italiana dall’Unità ad oggi. Oltre ad una accurata ricostruzione storica (D’Orazio, Salsano), Borghesia propone una lettura degli usi e costumi adottati da questa “non classe” per rappresentarsi e per apparire oltre ad essere (Pizzuti), una analisi psicologica della autocoscienza di questra “classe di mezzo” (Pulito), ed una riflessione a partire dalle pagine scritte da Benedetto Croce sull’ambiguo concetto di Borghesia (Scattone).
Il volume è arricchito dalla preziosa introduzione, per consistenza e spessore concettuale un vero e proprio saggio, del Professor Paolo De Nardis.
Editrice: Apes
Anno: 2010
Curatore: Benedetto Coccia
Autori: Luca D’Orazio, Federica Pizzuti, Fernando Salsano, Giovanni Scattone, Maria Luisa Pulito